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“Il rigassificatore a Porto Empedocle e l’ipocrisia finto-ecologista”

febbraio 15, 2009 by Domenico Vecchio  
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Questa volta è Gian Antonio Stella, noto giornalista e autore di libri di successo come “La Casta”, a esprimere la sua opinione sull’impianto di rigassificazione che dovrebbe sorgere a Porto Empedocle. “Il rigassificatore a Porto Empedocle e l’ipocrisia finto-ecologista” è questo il titolo del suo articolo redatto sul “Corriere della Sera” che mette sotto esame le campagne mediatiche, che a suo dire, fino ad oggi sono state fatte contro il progetto dell’area Asi del comune marinaro.

“Se fosse ancora l’ameno borgo marinaro di Luigi Pirandello, giù le mani! – scrive, Stella nelle pagine della testata nazionale – ma Porto Empedocle non è più da decenni quel borgo di casupole sulla spiaggia, battute dal vento tra la spuma e la rena ”.

Il giornalista inoltre si sofferma sui falsi allarmi che vengono proclamati dal fronte contrario all’opera, dai danni al territorio, a quelli alla Valle dei Templi, che dal punto di vista dell’autorevole penna nazionale, sarebbero solo falsi segnali di pericolo. Stella non tralascia nessun punto, e dalle sue righe si evidenzia che parla di luoghi e fatti che conosce fin troppo bene.

“Scheletri di cemento, lamiera, mattoni, acciaio arrugginito: ecco cosa resta dell’area industriale di Porto Empedocle. Pozzanghere enormi. – scrive ancora Stella – Una sopraelevata interrotta perché son finiti i soldi e rimasta lì a svettare nel vuoto, con l’ultimo spuntone che non è mai riuscito a conficcarsi nella lunga galleria, già scavata e pavimentata, che passa sotto il paese. Insomma, una schifezza che grazie a Dio, fatta eccezione per le ciminiere, non si vede né dai Templi né dalla casa di Pirandello né dalla contrada Kaos che, al di là delle favole turistiche, è oggi identica a tutte le più brutte contrade popolari del Sud sgarruppato”. Questo il paradiso che secondo certi ipocriti verrebbe distrutto dal rigassificatore? – si interroga il giornalista – .

Ma nel suo pezzo, non risparmia nessuno, infatti, dice la sua anche sulla posizione adottata dal sindaco Zambuto e su quelle degli ambientalisti, come Peppe Arnone. Insomma se Calogero Firetto, primo cittadino di Porto Empedocle, e principale sponsor dell’impianto di “Nuove Energie” in passato si era lamentato perché, la realizzazione dell’opera, aveva spesso subito attacchi mediatici, adesso sarà sicuramente soddisfatto per quanto scritto da uno dei giornalisti più famosi dello stivale.

foto testata “Marineria notturna” by m. scintilla

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