Una versione tecnologica del tradizionale cannocchiale. Uno strumento che permette di “intervistare” il panorama, ricevendo immagini, filmati, informazioni relative ai luoghi verso cui viene puntato. “Focus” così si chiama il cannocchiale hitech, è realizzato da POLI.design Consorzio del Politecnico di Milano, e l’azienda milanese Protua che opera nel campo delle nuove tecnologie di tipo antropocentrico per l’ambiente e i beni culturalie. Il cannocchiale Focus è già installato a Taormina e nella Valle dei Templi di Agrigento.

E’ il miglior esempio di tecnologia, come ci insegna Donald A. Norman ( Il computer invisibile, 1998 ), “è quella che non si vede, perché è tanto semplice da usare da diventare trasparente”.
Per utilizzare Focus basta puntare il “cannocchiale” sul punto d’interesse: l’apparecchio interpreta il gesto e risponde mostrando – ad esempio il nome e l’altezza di una cima o la denominazione e l’età di un reperto archeologico. Insistendo sullo stesso punto, capisce il desiderio di saperne di più e offre una serie di immagini e un filmato descrittivo. Questo nuovo cannocchiale permette perciò all’osservatore di comprendere il panorama, di intervistare il territorio con un semplice gesto, in automatico e senza bisogno di spingere alcun pulsante. Un risultato reso possibile da un cuore tecnologico innovativo, composto da sensori automatici e dasistemi gps, avvolto da un involucro, ad alto contenuto di design, ergonomico ed evocativo. Grazie alla propria sagoma minimale, si integra nei diversi ambienti, sia di tipo naturale sia di tipo storico e artistico, quasi nascosto e invisibile…come un gobbo in un palcoscenico che suggerisce attento il copione agli artisti di uno splendido spettacolo.

www.polidesign.net

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